Seguendo le chiare indicazioni del Comune di Venezia e della Soprintendenza, Insula interviene nelle pavimentazioni in trachite riutilizzando i materiali storici (introdotti a partire dal XVIII secolo), integrandoli – quando necessario – con blocchi in trachite di nuova estrazione (ancora oggi provenienti dalle cave dei Colli Euganei) secondo lavorazioni e modalità di posa che ne permettano l’integrazione con gli elementi preesistenti.
Le tecniche di posa utilizzate sono quelle del “giunto fugato” – tecnica introdotta a partire dagli anni venti del Novecento con lo scopo esclusivo di limitare la spesa per la fornitura di nuova trachite, vista la scarsità delle risorse disponibili nel periodo fra le due guerre mondiali – e quella del “giunto unito”, che richiede maggiori integrazioni di trachite per la necessità di compensare le fughe esistenti, larghe anche 5 centimetri. Oltre che da pavimentazioni in trachite, molta parte di Venezia è caratterizzata – soprattutto nelle aree periferiche – da superfici in porfido e calcestruzzo. Queste ultime verranno sostituite con materiali più compatibili con il contesto edilizio, in particolare con trachite di nuova fornitura, sempre proveniente dai Colli Euganei.