committente Comune di Venezia
importo dei lavori 5.917.467 euro
inizio-fine lavori giugno 2011 – giugno 2015
progetto arch. Giorgio Macola
progetto strutturale ing. Luca Rota
direttore lavori ing. Matteo Negro
responsabile del procedimento ing. Umberto Benedetti
coordinatore sicurezza in progettazione ing. Luca Rota
coordinatore sicurezza in esecuzione geom. Dino Vendramin
direttori operativi geom. Natascia Chinellato, arch. Renzo Rolani, ing. Tommaso Dalla Via
impresa appaltatrice Ati Coveco e Frison Costruzioni
imprese esecutrici Clea sc e Frison Costruzioni
Dopo aver provveduto alla bonifica del terreno e alla demolizione dell’edificio, sono stati avviati i lavori per la realizzazione di 36 alloggi di edilizia residenziale pubblica. Il progetto rientra all’interno degli interventi della variante al Prg per l’area delle Conterie di Murano e in particolare si riferisce all’unità di intervento A.
Si tratta di un ulteriore tassello per il recupero dell’ex complesso industriale, il cui programma complessivo degli interventi è stato finanziato con il protocollo d’intesa del 1995 tra il Ministero dei lavori pubblici, la Regione Veneto e il Comune di Venezia. L’area in oggetto occupa una superficie di 2.750 mq ed è situata all’interno della struttura industriale delle vecchie Conterie nella parte sud-est dell’isola di Murano.
Gli spazi aperti
La definizione degli spazi aperti riveste all’interno del progetto una valenza fondamentale. Il progetto propone, pur conservando la memoria di un’area industriale, di dare all’intervento la scala adeguata a un insediamento residenziale, con una particolare attenzione alle relazioni con il tessuto urbano circostante. In questo senso le parti conservate diventano elementi ordinatori del progetto. Il muro di recinzione a nord, che chiude calle delle Conterie, verrà mantenuto inserendovi, oltre al passaggio previsto dalla variante, altri collegamenti e la gran parte degli ingressi alle residenze. Questo, oltre a garantire una maggior relazione nord-sud, darà anche un ritmo più urbano alla calle. Sul lato sud, la sequenza di volumi, muri pieni, muri forati, giardini, passaggi, opera per compressioni e successive dilatazioni, avvicinandosi ed allontanandosi rispetto all’allineamento costante della facciata dell’edificio pro-spiciente, introducendo anche delle leggere rotazioni che deformano il tracciato della nuova calle rendendola confrontabile, come scala e caratteristiche morfologiche, al tessuto urbano esistente.
La soluzione tipologica
La soluzione tipologica riprende le caratteristiche tipiche del tessuto veneziano, in particolare si fa riferimento a quegli edifici che “erano costruiti con metodi seriali ma liberamente interpretati, per cui, partendo da elementi modulari e strutturalmente semplici (finestre singole, bifore o trifore, poggioli, abbaini?) si veniva a creare una grande varietà di prospetti e di impianti volumetrici. La facciata è sempre rispettosa della struttura interna e, applicando schemi basati su simmetrie ben organizzate e su un attento equilibrio di rapporti, si arriva ad un’architettura che è nel contempo organica e razionale” (E.R. Trincanato, Guida alla Venezia Minore, Venezia 1978). Lo schema che si ripete lungo tutta la fabbrica si appoggia a un “muro” di stanze di tre piani, che recupera la facciata esistente e quindi il passo delle finestre di 5,10 m, con le stanze poste longitudinalmente su uno spessore di 3 metri. Una serie di volumi “a pettine” organizzano alternativamente due alloggi duplex o tre alloggi simplex sovrapposti, lasciando degli intervalli che fanno penetrare la luce e consentono di dotare tutti i bagni di finestre per la ventilazione naturale. I volumi a pettine sono costituiti da una fascia di 6 metri lungo il “muro” di stanze che contiene le scale e i nuclei di servizio (bagni e cucine) alternati a dei pozzi di luce e da una fascia di dimensioni variabili con soggiorni e terrazze. Gli accessi avvengono principalmente dal lato nord attraverso aperture previste sul muro di recinzione conservato, lungo calle delle Conterie, tramite percorsi privati tra i giardini che si concludono in chiostri a cielo aperto che distribuiscono a quattro alloggi ciascuno. Sono serviti invece sui lati est e ovest, direttamente dalla calle, gli alloggi di testata. Il sistema di scale previsto (ciascun nucleo costituito da due scale incrociate, ciascuna di due rampe di 8 alzate e pianerottolo intermedio) consente di dare a tutti gli alloggi (sia simplex sia duplex) l’ingresso diretto privato a piano terreno, eliminando quindi i vani scala condominiali.