committente Comune di Venezia attraverso Insula spa
importo 21 milioni di euro
inizio-fine lavori giugno 2009 — giugno 2015
responsabile del procedimento ing. Umberto Benedetti
responsabile d’intervento arch. Riccardo Cianchetti
coordinamento progettuale arch. Maura Manzelle
progetto esecutivo architettonico e di conservazione arch. Maura Manzelle e dott. Maria Manzin
progetto esecutivo restauro strutturale ing. Paolo Ardizzon
progetto esecutivo strutture scale esterne, solai, vasca acqua alta ing. Andrea Marascalchi
progetto esecutivo impianti elettrici e speciali per. ind. Claudio Pregara
progetto esecutivo impianti idrosanitari e termici ing. Giancarlo Rossi
coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione arch. Maura Manzelle
coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione arch. Maura Manzelle
direttore dei lavori arch. Maura Manzelle
impresa appaltatrice ATI CO.VE.CO – Consorzio Veneto Cooperativo scpa e Bortoli Ettore srl, a seguito del recesso della mandante CO.VE.CO – Consorzio Veneto Cooperativo scpa oggi Kostruttiva scpa
impresa esecutrice CLEA sc
lavori di restauro e riuso del complesso Pio loco delle Penitenti Cannaregio Venezia per realizzazione di centro servizi per persone anziane non autosufficienti, centro diurno, centro diurno Alzheimer con giardino e corte, sistemazione delle aree esterne
opera realizzata con i fondi della legge speciale per Venezia finanziamento mutuo con Banca europea per gli investimenti attraverso il progetto Ambiente urbano Venezia II
Si è concluso l’intervento di recupero dell’intero complesso del Pio loco delle Penitenti da parte di Insula spa, attraverso un progetto di restauro e riuso che rende di nuovo fruibile il complesso con spazi aperti anche alla cittadinanza. L’amministrazione comunale si è impegnata quindi a “salvare” un altro pezzo di Venezia, in condizioni di avanzato degrado dopo essere rimasto in disuso per tanti anni.
Il Pio loco delle Penitenti — con i suoi 6.000 mq di superficie — è stato pensato con una ricca destinazione funzionale, più pubblica a piano terra con servizi di quartiere (ambulatori, palestra di riabilitazione), centro diurno per attività comuni, centro diurno Alzheimer per 18 utenti, con giardino e corte. Più orientati verso il privato, invece, i due piani superiori, dove si svilupperà la parte residenziale Ire per 90 anziani non autosufficienti, articolati in quattro nuclei.
Il progetto di restauro e riuso dell’intero complesso è stato approvato come esecutivo nel 2007. I tre edifici originari che compongono il complesso sono stati raccordati da tre nuovi corpi scala esterni, che risolvono contemporaneamente le relazioni tra gli edifici, la distribuzione complessiva e le esigenze di sicurezza del complesso. Oltre a essere un centro per lungodegenti e per malati di Alzheimer, quindi, il complesso intende offrire servizi al quartiere, rivolgendosi e aprendo le proprie porte sia verso la fondamenta, sia verso il quartiere a nord.
Il recupero, infatti, mira a stabilire nuove relazioni tra il Pio loco delle Penitenti e il quartiere. In origine, per la sua destinazione, il complesso non doveva consentire contatti tra chi vi risiedeva e la popolazione esterna, tanto che le Penitenti assistevano alla messa celebrata nella chiesa solo dai locali intorno, attraverso finestroni dai quali partecipavano ai cori. Pochi sono i punti di accesso, alte erano le finestre verso l’esterno, per impedire la visuale.
storia
Il Pio loco delle Penitenti era un istituto laico, fondato nel 1703 dal patriarca Giovanni Badoer per dare ricovero e redimere ex prostitute, facendo rinascere un’opera di carità risalente al xiv secolo. Grazie all’impulso dato nel 1727 da un lascito, l’istituzione promuoverà la costruzione della nuova sede, realizzata a partire dal 1730 su progetto dell’architetto Giorgio Massari. La costruzione procede a più riprese, con lentezza e difficoltà, partendo dal bordo lagunare nord, per concludersi nel 1749 con la chiesa affacciata sulla Fondamenta delle Penitenti a sud. Il complesso era organizzato in modo da essere autosufficiente, con orti, corte con pollaio, cisterne di raccolta dell’acqua nella corte e nel chiostro. Dimostrando la propria laicità, il Pio loco riesce ad evitare la soppressione che le istituzioni religiose subiscono in epoca napoleonica.
Attualmente il complesso è costituito da tre edifici: l’edificio attribuibile al progetto di Massari, realizzato tra il 1730 e il 1749, organizzato con la chiesa attestata sulla Fondamenta, e due bracci su tre piani articolati da una corte e un chiostro; l’edificio a nord-est, la cui ristrutturazione è stata curata nel 1795 da Jacopo Zanchi; l’edificio a sud-ovest, un asciugatoio su due piani, modificato nel 1884.
La funzione di ricovero e rieducazione permane fino agli anni cinquanta del Novecento, anche se già dal 1922 il declino dell’Istituto – che aveva invece conosciuto nel corso dell’Ottocento una certa floridezza, tanto da rendere necessaria la costituzione di un nuovo reparto – e la scarsità delle ragazze ricoverate avevano indotto a trasferirvi alcuni degli ospizi per anziane indigenti.
Nel 1956 viene aperto un Pensionato per signore.
Nel 1995 le ultime ospiti lasciano l’Istituto e il Pio loco resta disabitato.
curiosità
Le penitenti venivano aiutate impiegandole in un lavoro onesto. Non dovevano avere meno di 12 anni e più di 30, dovevano essere veneziane, non gestanti, sane di mente e di corpo e aver lasciato la vita “peccaminosa” da 3 mesi.
lavori effettuati
- scavi e getto delle vasche di difesa del fenomeno dell’acqua alta e opere fondazionali all’interno del complesso e nelle aree esterne di pertinenza
- smontaggio e ricostruzione dell’edificio C
- consolidamento e rinforzo dei solai degli edifici A e B
- consolidamenti e rinforzo delle murature degli edifici A e B
- consolidamenti e rinforzo delle strutture di copertura degli edifici A e B
- impermeabilizzazione e isolamento termico delle falde di copertura
- posa di pavimenti interni e rivestimenti di parete
- realizzazione di gronde e pluviali
- restauro degli intonaci storici
- restauro e pulitura degli elementi lapidei
- realizzazione di nuovi intonaci interni ed esterni
- realizzazione delle partizioni interne verticali
- realizzazione della struttura della scalinata sul lato nord per il futuro accesso al centro diurno aperto al quartiere
- predisposizione degli impianti idrici, meccanici ed elettrici
- installazione degli impianti idrico-sanitari, di riscaldamento, di raffrescamento, elettrici e speciali (piano primo e secondo)
- montaggio serramenti esterni di legno
- vani tecnici esterni sul giardino lato ovest
- elevazione nuovi corpi scale esterni che ospiteranno gli ascensori e i monta lettighe
- prosecuzione lavori di restauro su volte del chiostro e su pavimento della terrazza
- scavi in calle larga delle Penitenti per sistemazione e riordino sottoservizi (fognatura, energia elettrica, acquedotto, illuminazione pubblica) con estensione della rete antincendio cittadina che alimenterà gli impianti interni al complesso
- scavo del giardino lato ovest per l’interramento delle tubazioni dell’impianto di riscaldamento e raffreddamento e di alcune vasche di raccolta / trattamento delle acque reflue
- scavi per realizzazione vasca condensa grassi e pozzetti per allaccio dei reflui fognari al depuratore
- sistemazioni esterne
- realizzazione delle finiture
- rivestimenti dei locali tecnici collocati nel giardino a ovest confinante con il complesso residenziale San Marco
- programmazione del sistema gestionale degli impianti installati (elettrico, idrico, antincendio, antintrusione, condizionamento, telefonia, dati).
L’ultimazione dei lavori di appalto è stata certificata dalla direzione lavori nel febbraio 2014. Su richiesta dell’Ire, nell’agosto 2014, Insula ha provveduto alla consegna anticipata delle opere al Comune di Venezia e da questi all’Ire. Nel corso del 2014 e del primo semestre 2015 sono state eseguite lavorazioni accessorie e di completamento, sono stati completati gli allacci alle reti e attivate le utenze e sono state altresì completate le consegne delle documentazioni certificatorie. Nel giugno del 2014 è stato certificato il collaudo statico; a gennaio del 2015 è stato certificato il collaudo degli impianti meccanici e idrici, a luglio è stato certificato il collaudo degli impianti elettrici e speciali e sottoscritto il certificato di collaudo tecnico amministrativo.