committente Comune di Venezia
stazione appaltante Edilvenezia spa
importo finanziato 1.200.000 euro
inizio-fine lavori 1998 – 2004
responsabile intervento ing. Matteo Negro
direttore tecnico ing. Flavio Bellin, ing. Paolo Giunchi, ing. Luigi Zeno
progetto architettonico ing. M. Negro, arch. A. Trevisanello S. D’Acquarica direttore dei lavori ing. Matteo Negro
lavori di manutenzione straordinaria di alloggi di edilizia residenziale pubblica e recupero urbano
Il programma per il recupero urbano, attuati dal Comune su finanziamenti regionali, si è concretizzato a Murano nel recupero di parte dell’insediamento di edilizia residenziale pubblica in campo San Bernardo.
Frutto della politica di intervento pubblico nel settore casa negli anni successivi alla prima guerra mondiale, l’insediamento in campo San Bernardo è il risultato della volontà di espressione simbolica della realtà del nuovo municipio (quello appunto di Murano), soppresso in epoca fascista. Sorto tra il 1922-23 su un terreno libero di 7.400 mq circa, che fronteggiava il demolito monastero di San Bernardo, il quartiere costituiva una proposta alternativa alla tradizionale urbanizzazione a pettine lungo le rive dei canali dei centri lagunari minori, ponendosi come centro della futura espansione urbana, cerniera fra la vecchia e la nuova edilizia. I sei edifici che lo costituiscono (per un totale di 71 alloggi), oltre a definire compiutamente lo spazio urbano del campo in un’unica area pedonale, presentano caratteristiche essenzialmente omogenee per linguaggio architettonico, materiali e tecnologie di costruzione.
Dagli anni ottanta, gli immobili sono stati oggetto di episodici interventi edilizi che hanno solo in parte risolto i problemi di degrado delle abitazioni. Umidità e muffa negli ambienti interni, cucine e servizi igienici inadatti, distacco degli intonaci dovuto alla risalita dell’acqua per capillarità, coperture con infiltrazioni, impianti fuori norma, sistema per lo smaltimento fognario inadeguato, costituivano l’elenco delle gravi carenze manutentive diffuse in modo non uniforme sull’intero complesso residenziale. A ciò si aggiungeva l’assenza di urbanizzazioni secondarie mentre le primarie erano limitate alla sola viabilità e alle reti tecnologiche.
Per assicurare la funzionalità e la conservazione dei manufatti edilizi, è stata attuata una serie di interventi di ripristino, rinnovamento, sostituzione e consolidamento delle parti strutturali e delle finiture. Tuttavia, data la scarsità di finanziamenti, è stato realizzato solo un primo lotto di interventi e a tutt’oggi si è ancora in attesa di ulteriori risorse per completare il progetto complessivo.
Opere di manutenzione straordinaria e risanamento hanno riguardato le parti comuni, con la messa a norma degli impianti elettrici e delle canne fumarie, la costruzione di nuove fosse settiche e la sistemazione del collegamento fognario, il rimaneggiamento del manto e il consolidamento delle strutture di copertura, il taglio della muratura e il rifacimento degli intonaci. Negli alloggi si è provveduto inoltre all’adeguamento normativo degli impianti tecnici, al rifacimento di bagni e cucine e alla sostituzione degli scarichi. L’applicazione sulle pareti esterne di tutti gli edifici di un intonaco risanante macroporoso, ha completato gli interventi di deumidificazione. L’intonaco, rigato fino a un’altezza di 3 m circa, ripropone l’immagine dell’antico basamento in bugnato, restituendo al complesso di campo San Bernardo l’unitarietà compositiva che gli interventi susseguitisi nel tempo avevano progressivamente stravolto, fino a renderla non più riconoscibile.