committente Comune di Venezia
importo 158 mila euro
inizio-fine lavori maggio – novembre 2012
responsabile intervento ing. Juris Rossi
responsabile del procedimento ing. Umberto Benedetti
progetto ing. Andrea Marascalchi
direttore lavori ing. Andrea Marascalchi
coordinatore sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione ing. Andrea Marascalchi
impresa esecutrice Area restauro di Piloni Susanna e C. sas
lavori di miglioramento statico e di restauro conservativo ponte
Si tratta di un ponte ad arco – con luce libera di 9 m circa e impostato a una quota prossima al valore medio del mare – con struttura portante in muratura di mattoni pieni legati con malta di calce, bordato da armille in pietra d’Istria ammorsate al corpo murario con elementi disposti in chiave ogni due / tre conci di pietra. Oggi il ponte presenta una serie di accentuati dissesti:
- diffuse fessurazioni longitudinali sulla faccia intradossale della muratura, anche profonde, che interessano anche le chiavi in pietra, comportando una mutazione dell’originale comportamento monolitico della volta verso una serie di archetti semplicemente accostati e non collaboranti, con perdita di capacità portante della struttura;
- deformazione accentuata dei parapetti (la “spalletta” a sud-est è strapiombante verso l’esterno mentre quella a nord-ovest è stata parzialmente ricostruita a seguito di ribaltamento);
- il diverso assestamento delle due spalle di fondazione, percepibile dalla differente quota delle imposte dell’arco, con la rotazione del ponte attorno all’asse longitudinale;
- una linea di frattura all’intradosso dell’arco più marcata delle altre che fa presupporre che il ponte sia spezzato in due porzioni, prive ormai di collaborazione trasversale;
- cinematismi di assestamento con rotazioni dei conci e apertura dei giunti;
- rotture sulle copertine in pietra delle spallette e spostamenti degli elementi in pietra che spesso si distaccano dai muretti sottostanti.
La pavimentazione del ponte è in masegni di trachite mentre le alzate, anch’esse deformate, sono in pietra con frequenti integrazioni di elementi nuovi e di mattoni.
il progetto di restauro
Attraverso il restauro conservativo e il consolidamento della struttura muraria, degli elementi in pietra e della pavimentazione, l’intervento su ponte di Santa Maria mira a ripristinare la struttura esistente migliorando l’assetto statico dell’arco portante, l’elemento più critico per la sicurezza della struttura. Ciò conservando il ponte esistente senza alterarne l’aspetto esterno e senza fare ricorso allo smontaggio e alla ricostruzione della struttura portante che condurrebbe irreversibilmente a modificare l’attuale manufatto.
fase preliminare
- trattamento diserbante, utile allo smontaggio della sovrastruttura e necessario a prevenire la ricrescita della vegetazione infestante;
- catalogazione di tutti gli elementi componenti la sovrastruttura, funzionale al corretto rimontaggio dopo il consolidamento statico;
- preconsolidamento dei componenti lapidei attraverso garzature per evitare la perdita di piccole porzioni di materiale in fase di smontaggio e movimentazione degli stessi.
smontaggio della pavimentazione e delle spallette del ponte
necessario sia per l’esecuzione dei trattamenti di pulitura e di consolidamento a piè d’opera, sia per restaurare le armille e le chiavi dell’arco
consolidamento della volta in laterizio e pietra
- riparazione in opera degli elementi in pietra fratturati tramite incollaggio chimico e inserimento di perni in acciaio inossidabile;
- ricostruzione dei giunti tra le armille in pietra tramite colatura di piombo fuso;
- consolidamento dell’arco in muratura con limitati interventi di ricucitura muraria;
- irrobustimento dell’arco in muratura tramite scarnitura approfondita delle malte decoese, ristilatura dei giunti e iniezioni riempitive con malta di calce;
- cerchiatura della sezione trasversale del ponte con fibre di materiale composito in nastri e barre;
- riempimento con iniezioni degli eventuali vuoti presenti nelle spalle di fondazione.
ricostruzione della sovrastruttura del ponte
- ricomposizione dei muretti di contenimento sopra le armille, reimpiegando integralmente il materiale preesistente;
- costituzione del sottofondo alla pavimentazione;
- posa degli elementi in pietra nella posizione originale con ripristino degli elementi lapidei sostituiti nel tempo da mattoni posti in foglio, inadeguati a garantire un sicuro attraversamento;
- posa dei masegni del piano di calpestio nella posizione originale;
- rivestimento delle spallette con intonaco.
Tutti gli interventi proposti verranno verificati in cantiere con la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Venezia e laguna.