committente Comune di Venezia, Regione Veneto, Ministero dello sviluppo economico e Autorità portuale
importo lavori 3.588.000 euro
inizio-fine lavori aprile 2017 – agosto 2018
responsabile intervento geom. Claudio Michieletto
responsabile unico del procedimento ing. arch. Ivano Turlon
progetto geom. Claudio Michieletto
direttore lavori geom. Claudio Michieletto
direttore operativo per le opere strutturali ing. Tommaso Dalla Via
direttori operativi geom. Davide Girardi e geom. Dino Vendramin
impresa esecutrice Ati Sacaim spa e Anese srl
lavori di messa in sicurezza idraulica
L’intervento nasce sulla base di un accordo tra Stato, Regione e Comune. L’obiettivo del progetto definitivo è la messa in sicurezza idraulica delle vie dei Petroli e Righi, nella zona industriale di Marghera, attraverso la realizzazione di una fognatura per la raccolta delle acque meteoriche. In conseguenza delle opere di marginamento della laguna di Venezia realizzate dall’ex Magistrato alle Acque di Venezia, l’area delle raffinerie risulta infatti completamente separata dal suo naturale bacino di recapito, per cui la fognatura esistente ha perso i propri punti di consegna causando, in diverse occasioni, fenomeni di allagamento diffusi in tutta l’area. Nel corso del 2015 la Regione Veneto ha chiesto un aggiornamento della progettazione: in alternativa al precedente trattamento in linea delle acque piovane con l’impiego di filtri, si è studiato il modo per separare le acque di prima pioggia e avviarle all’impianto di trattamento e depurazione di Veritas – mediante la rete di fognatura industriale – ma anche per predisporre la rete di raccolta per un futuro programmabile allacciamento al sistema Pif (Progetto integrato Fusina). Il nuovo progetto prevede la posa di una rete di raccolta acque costituita da canali in cemento armato in cunetta stradale con sistema di captazione posto sulla sommità, realizzato mediante caditoie in ghisa poste lungo entrambi i lati delle strade di via dei Petroli e via Righi. Il sistema composito prevede un manufatto a U autoportante “profondo” per la raccolta delle acque di prima pioggia e uno analogo “superficiale” per il deflusso delle acque di seconda pioggia. I benefici derivanti da tale soluzione sono: l’ottimizzazione del sistema di trattamento dei reflui di dilavamento relativi ai primi flussi inquinati di precipitazione, la minimizzazione degli oneri di gestione del sistema mediante l’eliminazione del previsto sollevamento meccanico allo scarico di via dei Petroli e la minimizzazione della produzione di materiali inerti da scavo e di emungimenti considerando il potenziale inquinamento del sito.