committente Comune di Venezia
stazione appaltante Edilvenezia spa
importo 737.780,70 euro
inizio-fine lavori marzo 2000 – dicembre 2001
responsabile intervento geom. Claudio Michieletto
direttore tecnico ing. Flavio Bellin
progetto architettonico, strutturale e impianti ing. Flavio Bellin
direttore dei lavori ing. Flavio Bellin
impresa esecutrice Innocente & Stipanovich srl
coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione ing. Flavio Bellin
lavori di conversione del fabbricato e degli spazzi attigui ad attività socio-sportive
L’Opera Pia Coletti si colloca nella zona di Cannaregio nord, in un’area compresa tra Sacca Sant’Alvise e rio San Girolamo. Fondato nel 1874, l’istituto di assistenza era dotato di un ingente patrimonio immobiliare, costituito da varie unità abitative e commerciali e da un complesso scolastico affiancato da aree scoperte. Nel corso degli anni, la scarsità delle risorse e il sottoutilizzo hanno contribuito al progressivo deterioramento dei fabbricati; in particolare si è assistito al disfacimento della sala teatro e allo scadimento delle condizioni degli impianti sportivi e delle relative aree di pertinenza, attualmente in usufrutto al Comune di Venezia.
L’intervento ha comportato il recupero di quest’ultime strutture, costituite dall’ex sala teatro e da un campo da calcio, al fine di realizzare un centro di aggregazione sportiva e sociale rivolto alle giovani generazioni. La necessità di rivitalizzare alcune aree del centro storico ha infatti dato luogo a profonde trasformazioni che riguardano non solo il soddisfacimento della domanda abitativa ma anche la dotazione di attrezzature culturali, associative e ricreative.
Accessibile da fondamenta Moro attraverso una corte interna, il fabbricato a uso teatro si compone di due corpi di fabbrica adiacenti. Il primo ospita l’ingresso principale, una cucina, una dispensa e un vano scale in precarie condizioni; possiede una struttura portante estremamente semplice, costituita da pareti in mattoni e copertura a falda unica in laterocemento. Il secondo, nel quale trova collocazione la sala vera e propria, presenta una tipologia molto diffusa a Venezia, che ricorda quella a capannone, con pilastri e murature perimetrali in laterizio e tetto a due falde con capriate in legno. Il progetto mira a riconvertire il fabbricato e gli spazi attigui ad attività sociali e sportive.
La realizzazione di una sala polivalente (di 200 mq circa, con una capienza di 99 persone), di tutti i servizi e le dotazioni tecniche necessari alla funzionalità della stessa, e degli ambiti legati alla pratica sportiva (spogliatoi, bagni, depositi attrezzi), costituiscono gli elementi fondamentali del progetto realizzato. Si tratta per lo più di opere di adeguamento, risanamento e consolidamento delle strutture: il taglio della muratura, la costruzione di contropareti, di divisori interni, della scala in cemento armato e il rifacimento del tetto, sia della parte lignea sia del manto di copertura. Gli interventi sui prospetti, limitati dalla localizzazione stessa dell’edificio costruito in aderenza ad altri manufatti, sono attuati nel rispetto dei modelli di partitura originari, con l’introduzione di nuove aperture per soddisfare le destinazioni d’uso insediate.
Infine, è stato realizzato un campo da calcetto (dimensioni 39×19 m), in grado di ospitare incontri a livello regionale. Ciò ha comportato l’inserimento di un sistema di illuminazione ma, soprattutto, la sostituzione del manto erboso con una soletta in cemento armato, poggiante su un idoneo sottofondo, rivestita da una superficie in gomma. Gradonate in legno e metallo, lunghe 19 m per complessivi 60 spettatori, sono addossate al lato sud del fabbricato preesistente, a completamento della fruibilità dell’impianto.