committente Comune di Venezia
importo di gara 424.856,01 euro
inizio-fine lavori gennaio 2001 – maggio 2001
responsabile intervento geom. Giuliano Molon
direttore tecnico ing. arch. Ivano Turlon
progetto ing. Gianfranco Baldan e ing. Claudio Venturini
direttore dei lavori ing. Claudio Venturini
coordinatore sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione ing. Claudio Venturini
impresa esecutrice Lamaport srl
lavori di scavo fanghi, restauro e ricostruzione sponde, ripristino strutture di fondazione, risanamento e rialzo pavimentazione, riordino sottoservizi, posa acquedotto, ripristino scarichi fognari

L’intervento aveva l’obiettivo di completare e consolidare i muri di sponda, rimuovere e ripristinare la pavimentazione riordinando i sottoservizi esistenti. La fondamenta appariva suddivisa in tre tratti distinti: nel primo tronco è stato ripreso il muro di sponda del precedente intervento, mantenendo la nuova tipologia costruttiva; nel secondo tratto (con porticato) sono stati eseguiti il consolidamento strutturale del muro di sponda e la protezione delle fondazioni esistenti; nel terzo tratto (in condizioni di marcato degrado) è stato costruito un nuovo muro di sponda esterno, al fine di proseguire l’andamento lineare e continuo della nuova sponda. Contestualmente sono state rimosse le pavimentazioni in trachite e in porfido, posati due nuovi tubi con l’azienda che gestisce l’acquedotto comunale, ripuliti e ripristinati gli scarichi fognari presenti. È stata poi posata la pavimentazione utilizzando il materiale preesistente con modeste integrazioni di nuova finitura ove necessario.
Più dettagliatamente, lungo tutto il tratto di fondamenta, seguendo la linea del nuovo profilo spondale, è stato infisso una palancolato metallico con la funzione di protezione antiscalzamento delle fondazioni. Nel primo e nel terzo tratto sono state collocate delle palificate di fondazione in legno internamente al palancolato metallico; su queste sono state realizzate le strutture in cemento armato dei nuovi muri di sponda. I paramenti spondali sono stati ricostruiti in mattoni “faccia a vista” e posate le nuove coperture in pietra d’Istria.
Il muro di sponda del tratto centrale è stato invece fissato con iniezioni consolidanti e antidilavamento e con cuciture strutturali. In sommità del palancolato è stato realizzato un batolo in cemento armato per completare la protezione delle strutture fondali esistenti.

Sull’intervento è stata pubblicata una scheda nel n. 19 di “Insula Quaderni”, giugno 2004.

i numeri
pavimentazione 256 mq
fango scavato 750 mc
sponde pubbliche 46 m

immagine del cantiere di fondamenta Ca’ Navagero