committente Comune di Venezia
importo di gara 2.792.579,35 euro
inizio-fine lavori ottobre 2002 – maggio 2005
responsabile intervento ing. Leonardo Boato e geom. Giuliano Molon
direttore tecnico ing. arch. Ivano Turlon
progetto rtp ing. Claudio Modena e ing. Francesco Colleselli
direttore dei lavori ing. Gianfranco Baldan
coordinatore sicurezza in fase di progettazione arch. Claudio Bianchi
coordinatore sicurezza in fase di esecuzione geom. Adriano Ciani
impresa esecutrice Costruzioni Sacramati spa
lavori di scavo fanghi, restauro sponde, restauro ponti, risanamento igienico-sanitario, consolidamento strutturale e fondazionale, riordino sottoservizi, posa nuove condutture

Le sponde del canale che porta all’hotel Excelsior erano assai degradate a causa del frequente passaggio di motoscafi e dal tipo di terreno incoerente. Dopo aver scavato il canale si sono rifatte totalmente le sponde, riempiendo i numerosi vuoti. Si è proceduto alla regolarizzazione degli scarichi fognari, al consolidamento strutturale e fondazionale e al riordino dei sottoservizi. L’intervento ha comportato diverse difficoltà per il presentarsi di imprevisti geologici non ipotizzabili in fase progettuale.
È stato necessario anche rendere transitabile per i carichi di prima categoria (trasporti pesanti) il ponte di via Sandro Gallo, come richiesto dal Comune di Venezia, domanda avanzata per ragioni di sicurezza, visto che il ponte si trova su una delle vie più trafficate del Lido di Venezia. Il ponte è stato costruito all’inizio del secolo scorso e solo in un secondo momento è stato raddoppiato mettendo un’altra arcata affiancata alla prima. I lavori di Insula hanno irrobustito la volta in mattoni e le spalle del ponte. Sono inoltre state posate, approfittando dei lavori in corso, nuove condotte di acqua potabile, gas, condutture energia elettrica e cavi dei telefoni.
Il ponte di via Corinto invece versava in pessime condizioni ma si è optato per un restauro conservativo della struttura su prescrizione della Soprintendenza, che ha ritenuto importante conservare il ponte (di epoca fascista) come pregevole testimonianza di un periodo pioneristico per le costruzioni in cemento armato. Le armature erano gravemente aggredite dalla ruggine, un fatto che aveva comportato il distacco di vaste porzioni di calcestruzzo messo a copertura del ferro. Il ponte è stato restaurato usando speciali reti di armatura in titanio per evitare definitivamente la corrosione superficiale dell’armatura. Sono state anche usate speciali resine per impermeabilizzare ed evitare fenomeni di ritiro sulla parte superficiale del calcestruzzo.

i numeri
fango scavato 2.788 mc
sponde pubbliche 751 m
ponti 2

immagine del canale Excelsior prima dei lavoriimmagine del canale Excelsior durante i lavori