Solo nelle parti di più recente edificazione – per lo più quelle situate ai margini fisici della città, come Sant’Elena, Giudecca, Santa Marta, Sacca Fisola, Murano – esistono reti di tipo più moderno, cioè a tubo, che recapitano anch’esse direttamente nelle acque lagunari. Per adeguare la città a standard depurativi più vicini alle esigenze moderne, sono stati imposti l’interposizione negli edifici di fosse settiche e nelle attività produttive, di trattamenti locali specifici o piccoli impianti di depurazione. Parallelamente, è stato redatto un progetto generale per il rinnovo della fognatura: mentre nelle aree storiche (o centrali) – caratterizzate da un tessuto urbano fragile che non permette interventi radicali – si procede all’ottimizzazione del sistema esistente, nelle aree marginali (o periferiche) – caratterizzate da minori criticità ambientali – è possibile puntare alla realizzazione di reti fognarie moderne. Nelle aree storiche, contemporaneamente alla realizzazione di fosse settiche, si provvede all’ottimizzazione del sistema esistente, attraverso: la pulizia del materiale sedimentato, il restauro della murature perimetrali dei gatoli, l’ade-guamento delle sezioni e delle pendenze, il rivestimento delle pareti interne con materiali impermeabili (vetroresina o guaine elastoplastiche), l’inserimento di pozzetti per le attività di ispezione e manutenzione, l’adeguamento delle bocche di scarico nei rii, il rifacimento della rete delle acque meteoriche. Nelle aree marginali è prevista un’opera di adeguamento graduale e progres-siva, attraverso la realizzazione di una rete bianca per le acque meteoriche e di una rete nera per le acque usate, quest’ultime indirizzate a un impianto di depurazione, da potenziare – se esistente – o di nuova costruzione.