committente Comune di Venezia
importo 736.000,18 euro
inizio-fine lavori agosto 2010 – febbraio 2013
responsabile del procedimento ing. Umberto Benedetti
responsabile intervento ing. Matteo Negro
progettista e direttore dei lavori arch. Giovanni Battista Girello
progetto strutturale ing. Francesco Steffinlongo
direttore operativo arch. Renzo Rolani
coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione arch. Antonio Girello
impresa esecutrice Iccem srl
lavori di ristrutturazione e restauro
Si tratta della ristrutturazione e del restauro di un edificio ai civici 449 e 451 di San Polo nel cuore di Rialto, che prevede la realizzazione di 6 nuovi alloggi. L’intervento rientra fra quelli di recupero di unità abitative nel Comune di Venezia sulla base degli indirizzi forniti dall’assessorato alle Politiche della residenza e del decreto del Ministero delle infrastrutture del 16 marzo 2006 volto alla realizzazione di alloggi sperimentali per aumentare la disponibilità di abitazioni di edilizia sociale.
L’intero edificio, abbandonato da molti anni, si presentava in notevole stato di degrado generale, con cospicue infiltrazioni di acqua piovana, strutture lignee marce e fatiscenti e con abbondante presenza di vegetazione spontanea cresciuta nelle sconnessure della muratura.
L’intervento prevede il restauro completo, interno ed esterno, di tutte le strutture dell’edificio, con l’inserimento di una nuova impiantistica a norma di legge e la ristrutturazione delle unità interne in modo da ricavare 6 alloggi rispondenti agli standard di abitazione civile.
Inoltre, poiché all’interno dell’accordo di programma tra Comune e Ministero l’intervento doveva tener conto di tecniche sperimentali orientate alla riduzione del consumo energetico o all’utilizzo di materiali e tecniche di bioedilizia, si è voluto trasformare tale restauro in un intervento “campione” con una soluzione di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica a uso condominiale. I pannelli, posizionati lungo la linea di gronda della falda sud dell’edificio in calle dell’Arco, sono frutto di una scelta progettuale effettuata in accordo con la Soprintendenza e nel rispetto del costruito nel centro storico.
A questo scopo, vista la difficoltà di trovare in commercio una soluzione rispondente alle esigenze del centro storico lagunare, ci si è orientati verso una collaborazione con ditte artigiane del territorio che hanno realizzato un prototipo in grado di rispondere, sia in termini tecnici che estetici, alla realtà edilizia dei coperti veneziani caratterizzata dalla estrema irregolarità di dimensioni e superfici.
È stato realizzato un prototipo di “vasca tecnologica” in rame che svolge la funzione di copertura e smaltimento delle acque meteoriche in continuità col manto in coppi, limitando l’aspetto visivo e cromatico attraverso una soluzione completamente integrata alla copertura e cromaticamente rispettosa attraverso l’utilizzo di pannelli in silicio color rosso mattone.
Nel corso dei lavori sono stati inoltre ritrovati sotto i cadenti intonaci esterni novecenteschi, alcune tracce di affreschi del Cinquecento estremamente variopinti. Il ritrovamento di tali affreschi in vari punti delle facciate, anche se maggiormente presenti nelle zone superiori dell’edificio soprattutto sotto la linea di gronda, fa desumere la probabile affrescatura dell’intero edificio. Gli affreschi, in accordo con la Soprintendenza, sono stati recuperati e messi in luce attraverso un’accurata opera di restauro, mentre il restante intonaco a integrazione dell’esistente verrà realizzato in calce attraverso tecniche artigianali rispettose delle preesistenze.