Rettifica articolo pubblicato nel Gazzettino

5 maggio 2011

Apprendiamo dall’articolo comparso sul Vostro quotidiano in data odierna titolato “Insula, un “buco” da 2,5 milioni”, a pagina V dell’edizione di Venezia-Mestre, che Insula avrebbe ad oggi un passivo di 2,5 milioni di euro. Tale circostanza non corrisponde al vero e reca grave danno alla società, danno che si ripercuote sulla sua affidabilità e credibilità.

Siamo a chiedere immediata e formale rettifica ex art. 8, L. 47/1948 della notizia.

Si precisa quanto segue.


A fronte della sensibile riduzione dei finanziamenti da parte dell’Amministrazione comunale, l’oculatezza della gestione della società, perseguita in questi ultimi anni, ha consentito di contenere le perdite nel 2009 in poco più di 100 mila euro, peraltro dovute a passività connesse alle anticipazioni bancarie a cui si è dovuti ricorrere per il ritardo nel trasferimento di fondi già stanziati.

La perdita registrata nel 2010 è di poco più di 600 mila euro e non di 2,5 milioni come erroneamente riportato, ed è dovuta ai minori trasferimenti assentiti (17,2 milioni) rispetto a quelli inizialmente deliberati nel febbraio 2010 dal Consiglio comunale (36 milioni).

La circostanza non era né prevista né prevedibile, originata da situazioni contingenti comunque riconducibili al Comune di Venezia.

La società sta assumendo le doverose iniziative per ripianare la perdita nel prossimo esercizio sociale, in sintonia con l’Amministrazione comunale e dispone di un patrimonio netto adeguato per farvi fronte autonomamente.

Si precisa, altresì, che Insula opera in qualità di stazione appaltante e non dispone di mezzi d’opera e di maestranze per la realizzazione materiale delle opere. L’assunto secondo il quale nel passato, “quando i soldi della legge speciale scorrevano a fiumi, Insula viaggiava con il vento in poppa” e i cantieri “venivano affidati in subappalto con manodopera esterna” appare del tutto inesatto. Insula S.p.A., per l’affidamento dei cantieri ha fatto sempre ricorso a procedure ad evidenza pubblica nel pieno rispetto della normativa vigente. Non ha mai materialmente eseguito alcun lavoro.

Non corrisponde al vero neppure l’affermazione secondo la quale l’apparato amministrativo sarebbe ingente rispetto alla natura tecnica della società. La gestione di una società per azioni necessita di competenze e professionalità di vario tipo: amministrative, contabili, legali, informatiche e tecniche. Inoltre, forse non tutti ricordano che dal gennaio 2009, Insula ha incorporato la società Edilvenezia S.p.A., con conseguente aumento delle attività gestite e del necessario personale. La gestione del patrimonio immobiliare residenziale del Comune di Venezia, ereditata in seguito alla fusione per incorporazione, ad esempio, è in carico alla società e comporta l’impiego di personale amministrativo.

Infine, relativamente al 22% (10% alla firma di ogni contratto più 12% di aggio) riportato nell’articolo, si precisa che detta percentuale fa riferimento alle modalità di remunerazione dell’attività di Insula. Il contratto di servizio prevede che il Comune di Venezia corrisponda a Insula per ciascuna delle attività svolte in suo favore una remunerazione fissa (pari al 10%) ed una remunerazione integrativa variabile, entrambe calcolate in misura percentuale dell’importo totale del quadro economico previsto nel progetto preliminare approvato. Il meccanismo di calcolo della remunerazione integrativa variabile si fonda sul principio per cui quanto più elevato è l’ammontare complessivo del trasferimento, tanto più ridotta è la percentuale di remunerazione variabile a fronte di una percentuale maggiore di ingegneria svolta al proprio interno.

In questa percentuale sono compresi tutti i costi di struttura e del personale.

Si rileva in ogni caso, che costi di gestione equivalenti vengono sostenuti da ogni amministrazione pubblica che svolge, attraverso i propri organi interni, le medesime attività, senza che ciò possa costituire abuso di posizione dominante, affermazione del tutto gratuita ed arbitraria.